Area Handicap e disabilità - Comune di Castegnato

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AREA DISABILITA’

 

 

PIANO SOCIO-ASSISTENZIALE ANNO 2006-2008

 

 


 


1.  Centri Diurni per Disabili (CDD)


2.  Servizio Formazione all’Autonomia (SFA)


3.  Inserimenti Lavorativi


4.  Soggiorni Climatici per Disabili


5.  Centri Residenziali e Comunità alloggio per Disabili


6.  Servizi accoglienza temporanea presso la comunità alloggio Fobap di Gussago


7.  Servizio trasporto alle strutture protette


8.  Trasporto malati per visite o cure specialistiche


9.  Frequenza alla scuola Audiofonetica


10.  Integrazione portatori di handicap nelle scuole


 


La Legge 104/92 all’art. 3 comma 2 recita: “E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”.


 


La Legge sopra citata, definisce anche il ruolo del Comune e le sue competenze “dando priorità agli interventi di riqualificazione, di riordinamento e di potenziamento dei servizi esistenti”. Ciò implica un lavoro integrato tra tutte le realtà (istituzionali e non istituzionali), coinvolte e che vi sia una presa in carico globale della situazione da parte dei Servizi Sociali e/o Socio-sanitari, in cui il raccordo tra le diverse  realtà operative costituisca un riferimento stabile ed autorevole per il soggetto portatore di handicap e la sua famiglia.


 


Gli obiettivi di tali servizi sono, per definizione regionale, la prevenzione dell'handicap, la riabilitazione e la socializzazione dei disabili fisici, psichici e sensoriali; prevenzione e riabilitazione coinvolgono in prevalenza il comparto sanitario mentre la socializzazione ed il recupero comportano un intervento educativo-assistenziale diversamente articolato a seconda delle funzioni compromesse.

 

 


Saranno garantiti i seguenti servizi:


1) rimborso soggiorni climatici nella misura del 50% del costo individuale del soggiorno.


2) pagamento retta di frequenza presso strutture socio-educative;


1)  servizio trasporto per soggetti che frequentano strutture protette diurne;


2)  inserimento lavorativo dei soggetti in collaborazione con i servizi specialistici dell'Azienda Sanitaria Locale e dell'Ospedale Civile (NIL e CPS).


 


L'avvio di un’attività lavorativa, il trattamento retributivo, il recupero parziale di una vita di relazione, determinano per il disabile le occasioni per l'inserimento più generale nel contesto sociale e costituiscono un elemento importante al fine della sua crescita psicologica e relazionale. Attraverso l'inserimento lavorativo, il soggetto può realizzarsi esistenzialmente ed uscire dal circuito assistenziale.


Il lavoro rappresenta, inoltre, la logica conclusione di tutta l'attività di inserimento, formazione, socializzazione e riabilitazione svolta durante l'età evolutiva.


Per  i portatori di handicap che vivono con i genitori e altri componenti, si considera la situazione economica dell’assistito e dei suoi genitori escludendo gli altri componenti.


 


1. SERVIZI DIURNI PER DISABILI (C.D.D.)

 


Descrizione del servizio
 


La Regione Lombardia, nell’ambito di una generale attività di riordino dei servizi e degli interventi in favore dei disabili ha, nel corso del 2004, licenziato una serie di deliberazioni che comportano radicali trasformazioni dei servizi diurni fin qui denominati C.S.E. e S.F.A. e dei servizi residenziali quali Comunità alloggio e Centri residenziali. Queste trasformazioni non sono ancora del tutto chiare nel tipo di ricaduta socio economica che avranno sull’utenza e sugli enti locali.


In sintesi, i servizi diurni per disabili saranno distinti sostanzialmente in due tipologie:


 

  • C.D.D. “Centro Diurno per persone con disabilità”

 

  • C.S.E. “Centro Socio Educativo” per disabili


 


Per queste due tipologie di servizi è molto diverso il tipo di finanziamento accordato dalla Regione, in quanto i C.D.D. godranno di un contributo sanitario (differenziato per livelli di gravità dell’utenza a cui rispondono) mentre i C.S.E. avranno rette a totale carico del bilancio socio assistenziale.


 


C.D.D.:


La Regione, nella Del. G. R. n. VII/18334 del 23.07.04, li definisce unità di offerta semiresidenziali per disabili gravi rivolte all’accoglienza di persone disabili di età superiore ai 18 anni, stabilendo, per altro, che essi possano accogliere anche utenti minorenni in presenza di alcune specifiche condizioni.


Per ciò che concerne gli utenti di questi servizi, coloro che già frequentano i C.S.E. potranno continuare ad usufruire del servizio ora denominato C.D.D . Sulla base di tale valutazione i C.S.E. che si sono accreditati come C.D.D. si vedranno riconosciuta una quota differenziata di retta a carico del Fondo Sanitario a seconda del livello di fragilità (e quindi di necessità assistenziali) dei propri ospiti.

Come si può vedere sono significative le trasformazioni in atto nei servizi per l’handicap. Tali trasformazioni dovrebbero concretizzarsi nel corso del 2006 ma, per altro,  non è ancora possibile individuare le effettive ricadute economiche e tecnico operative che esse avranno a carico degli utenti e dell’ente locale.


Destinatari del servizio sono disabili gravi di età superiore ai diciotto anni.


 


Si prevede comunque una contribuzione minima da parte dell’utente pari al 20 % del costo del servizio.


La quota a carico delle famiglie sarà determinata applicando al costo dei servizi la tariffa stabilita da apposita delibera di Giunta Comunale.


 


2. SERVIZI FORMAZIONE ALL’AUTONOMIA

 


Il Servizio Formazione Autonomia si rivolge a disabili di media gravità per sviluppare o mantenere potenzialità residue, sia nell’autonomia personale, sia nell’ambito lavorativo che nell’integrazione sociale.  Attualmente frequenta il servizio in oggetto una persona.


Il Comune attualmente si avvale dello S.F.A. della Cooperativa “FoBAP Chizzolini”

Si prevede comunque una contribuzione minima da parte dell’utente pari al 20 % del costo del servizio.

La quota a carico delle famiglie sarà determinata applicando al costo dei servizi la tariffa stabilita da apposita delibera di Giunta Comunale.


 
3. INSERIMENTI LAVORATIVI


 


“L’inserimento lavorativo è la fase in cui il soggetto disabile che ha raggiunto una completa maturazione  relazionale e strutturale dell’identità, nonché l’acquisizione di professionalità viene collocato in una realtà produttiva parzialmente sconosciuta”.


Questi inserimenti sono rivolti ai portatori di handicap di grado lieve e medio-lieve, favoriti dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’A.S.L.,  la quale predispone un Servizio specifico di riferimento quale il Nucleo Integrazione Lavorativa (N.I.L.):

  •  al Comune spetta la segnalazione al N.I.L. di possibili candidati, la condivisione del progetto di inserimento e il raccordo con il territorio e l’assunzione degli oneri secondo i criteri vigenti,

 

  • al N.I.L. spetta l’individuazione degli utenti ai quali il Servizio sarà rivolto tenendo conto delle capacità individuali degli stessi e delle offerte di lavoro, l’integrazione lavorativa dei soggetti svantaggiati che presuppone la mappatura delle Aziende esistenti sul territorio favorevoli all’assunzione, nonché la stesura del progetto di inserimento con relativa verifica dell’andamento.


Le tipologie degli interventi a sostegno dell’inserimento lavorativo sono:

  • tirocinio di formazione e orientamento con finalità:

 


 - osservativa;


 - lavorativa, addestrativa e abilitativa;


-  collocativa;


-  monitoraggio post-assunzione

 

  •  rimborso parziale oneri sociali


 


Il tirocinio  è un intervento consono per i soggetti portatori di handicap che hanno le capacità necessarie per assumere il ruolo di lavoratore.


L’obiettivo dell’inserimento e l’assunzione definitiva presso un’Azienda. Quindi viene previsto un periodo di tirocinio già nell’Azienda che presumibilmente è disposta all’assunzione oppure in Aziende disponibili all’espletamento della fase osservativa. Gli oneri assicurativi sono a carico dell’A.S.L., mentre il contributo motivazionale al soggetto viene erogato dal Comune di residenza.


Il Comune di Castegnato, privilegia lo strumento delle convenzioni con le cooperative sociali presenti sul territorio per l’inserimento lavorativo di soggetti handicappati difficilmente collocabili,


 
4. SOGGIORNI CLIMATICI PER DISABILI

 

L’iniziativa è finalizzata a favorire il soggiorno delle persone portatrici di handicap in località climatiche a scopo terapeutico ed a favorirne la socializzazione.

Per i soggiorni climatici degli utenti handicappati si potrà erogare un contributo pari al 50 % della spesa individuale sostenuta sempre a seguito di valutazione da parte dell’Assistente Sociale, fino ad un massimo che verrà stabilito annualmente dalla Giunta Comunale.

 

5. CENTRI RESIDENZIALI E COMUNITÀ ALLOGGIO PER DISABILI


 


Il servizio di rivolge a persone con gravi limitazioni dell’autonomia, impossibilitati a rimanere in via temporanea e/o definitiva nel proprio nucleo famigliare.

La richiesta deve essere inoltrata o al servizio Sociale del Comune oppure al Nucleo Servizi Handicap (N.S.H) dell’A.S.L. di Brescia che provvederà ad individuare il centro o la comunità più adatta al caso.

Il Comune garantisce il pagamento della retta di degenza del servizio, rivalendosi sull’utente e i suoi famigliari, tenuto conto dell’ISEE del nucleo familiare di appartenenza in base al % di contribuzione stabilite con apposita delibera di Giunta Comunale.


 


6. SERVIZI ACCOGLIENZA TEMPORANEA PRESSO LA COMUNITÀ ALLOGGIO FOBAP DI GUSSAGO


Vi è un'apposita convenzione tra il Tavolo di Zona, il Comune di Brescia e la Fo.B.A.P. per il servizio di accoglienza temporanea (SAT) presso la Comunità Alloggio di Gussago, servizio che costituisce un importante sollievo per le famiglie che hanno a totale carico la gestione di familiari portatori di handicap.


Il Tavolo di Zona ha stabilito con apposita determinazione una quota giornaliera che il Comune di residenza dell'utente deve versare al comune Capozona, quota da recuperare integralmente dagli utenti.


 


7.  SERVIZIO TRASPORTO ALLE STRUTTURE PROTETTE


Per quanto riguarda il C.D.D. e lo S.F.A. il trasporto viene effettuato con mezzi e personale volontario DELL’Associazione Pensionati ed anziani di Castegnato.


 


8. SERVIZIO DI TRASPORTO PER VISITE O CURE SPECIALISTICHE

Il servizio gratuito è svolto in  collaborazione con l’Associazione Alpini che provvederà al trasporto con mezzi del Comune, di residenti che ne facciano richiesta presso l’Ufficio Servizi Sociali, in strutture Ospedaliere e/o Ambulatori della provincia di Brescia, previa valutazione da parte dell’Assistente Sociale.


Saranno valutate inoltre possibili convenzioni con altre associazioni “No profit” presenti sul territorio per il servizio gratuito di trasporto di persone allettate e/o con limitata capacità motoria verso strutture Ospedaliere della provincia, previa valutazione da parte dell’Assistente Sociale.


 


9.  FREQUENZA ALLA SCUOLA AUDIOFONETICA


L’Amministrazione Comunale ha in atto una convenzione con la Provincia di Brescia per il funzionamento della Scuola audiofonetica dell’istituto Canossiano di Mompiano (BS) per l’assistenza di minori sordomuti.


Il Comune sostiene una spesa pro-capite pari al 50% della retta annuale di frequenza prevista. Il rimanente 50% viene assunto da parte della Provincia. La Provincia stessa, ogni anno scolastico, precisa, in via preventiva, le quote a carico dei Comuni interessati. Attualmente il comune ha in carico n. 2 minori.


 


10.  INTEGRAZIONE PORTATORI DI HANDICAP NELLA SCUOLE

Il Comune tiene conto dell’Accordo di programma provinciale per l'integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap (2004 - 2009) siglato dalla Provincia di Brescia, CSA di Brescia, ASL e Comuni, e garantisce l’assistenza ai portatori di handicap di personale specializzato. L'Accordo di Programma stabilisce che la certificazione di situazione di handicap scolastico compete allo psicologo esperto dell'età evolutiva (Asl)  o ad un medico specialista (neuropsichiatria) nella patologia assegnata (Azienda Ospedale). Nella certificazione deve essere evidenziata la necessità di attivare l'assistenza per l'autonomia di base, il servizio trasporto se necessita, l'assegnazione dell'insegnante di sostegno. Il Dirigente Scolastico sulla base della documentazione pervenuta dall'Asl o dall'Azienda Ospedaliera richiede al C.S.A. la nomina degli insegnanti di sostegno e al Comune di residenza dell'alunno la presenza dell'Assistente per l'autonomia e la comunicazione e l’eventuale servizio di trasporto.


Il Piano di Zona 2006-2008 prevede tra i suoi interventi la definizione di un accordo di programma distrettuale per l'integrazione scolastica e l'approvazione di un protocollo unico per tutti i comuni per condividere le caratteristiche del servizio e le modalità con cui assegnare le ore di assistenza agli alunni. L’intervento viene programmato ogni anno nel Piano diritto allo Studio e la spesa compete all’Intervento di  Bilancio del servizio sociale.

 

 

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