GLI INTERVENTI TRASVERSALI
PIANO SOCIO ASSISTENZIALE ANNO 2006-2008 GLI AMBITI SPECIFICI DI INTERVENTO
1. Interventi di sostegno economico
a) Integrazione minimo vitale
b) Contributo Straordinario
c) Contributo a titolo personale – Prestito d’onore
d) Contributo Assistenza Sanitaria
e) Contributo Riscaldamento
f) Contributo Rimborso energia elettrica
g) Buoni comunali per contrastare Nuove Povertà (Piano di Zona)
h) Buono Sociale per favorire la domiciliarità dell’anziano (Piano di Zona)
i) Rimborso ICI e Tarsu
j) Contributo Affitto Oneroso (R.L)
k) Fondo di solidarietà(Piano di Zona)
l) Contributi Economici a favore del Privato Sociale
2. Segretariato sociale
Il problema della povertà economica, la tradizionale povertà da reddito, nel nostro Paese è ancora attuale e grave e proprio al fine di contrastarlo il Comune di Castegnato prevede una serie di benefici di natura economica che vanno dal contributo Minimo Vitale, per il sostegno al reddito ad interventi una tantum, Contributo Straordinario, per fronteggiare difficoltà contingenti. La povertà economica è stata oggetto di attenzione anche a livello di Ambito n. 2: il Piano di Zona 2003-2005, infatti, oltre all’istituzione di nuovi servizi, ha destinato somme consistenti, mediante il Buono Nuove Povertà, al sostegno economico delle famiglie con particolari caratteristiche quali ad esempio famiglie monoparentali o divenute tali a seguito di separazioni legali e/o di fatto, famiglie con al proprio interno soggetti impossibilitati, per ragioni di salute, a svolgere un’attività lavorativa ecc? Sempre in risposta ad un bisogno anche di natura economica il Piano ha introdotto i Buoni Sociali per favorire la permanenza dell’anziano al proprio domicilio.
L’ampliamento delle tipologie di interventi economici si è reso necessario per fronteggiare le altrettanto diversificate richieste di aiuto a testimonianza di come, anche a causa del costante aumento del costo della vita, siano sempre più numerose le situazioni di disagio “cronico” e/o contingente. Ad ulteriore integrazione del budget destinato agli interventi economici attraverso i fondi del Piano di Zona è stato istituito il cosiddetto “Fondo di solidarietà” per interventi a favore di utenti in situazione di emergenza sociale; in questo caso l’accesso al fondo è riservato alle Amministrazioni Comunale sul cui territorio si presentano situazioni impreviste o comunque che si connotano come situazioni di emergenza per le quali è necessario sostenere costi relativi a rette per l’inserimento in comunità di minori e/o di madri con minori, per l’inserimento in strutture residenziali di disabili o di soggetti con problematiche legate all’uso di sostanze psicotrope, per emergenze abitative ecc?
Esistono inoltre, e vanno sempre più delineandosi ed aggravandosi, le cosiddette nuove povertà, o povertà relazionali, che non hanno più come solo parametro la disponibilità di risorse economiche ma la qualità stessa della vita. Queste povertà evidenziano insoddisfazioni esistenziali, carenza nelle relazioni primarie, difficoltà di comunicazione, impossibilità di tessere quei rapporti interpersonali che permettono lo sviluppo di una solida identità soggettiva. Si tratta evidentemente di povertà che non possono essere affrontate solo tramite servizi sociali, ma devono essere sostenute anche dalle reti di socialità presenti sul territorio, dove diventano riferimento sicuro e costante la relazione e la dimensione comunitaria, segnata da legami di solidarietà cui concorrono insieme società civile e istituzioni. Un significativo esempio di come la società civile, attraverso l’indispensabile risorsa del volontariato, risponda efficacemente a questi bisogni anche attraverso la valorizzare il tempo libero degli anziani creando occasioni di incontro nel paese, è rappresentato dalla fattiva collaborazione con i diversi gruppi e associazioni presenti sul territorio quali ad esempio l’”Associazione Pensionati”, il “Gruppo Irene Maria”, l’”Associazione Alpini”, l’Associazione “Gruppo Senza Nome” ecc. i numerosi patronati (SPI-CGIL, CISL, UIL, ACLI,).