Promotrice fu l’Associazione nazionale combattenti e reduci che creò con il Municipio un apposito comitato per la scelta del luogo, la realizzazione e la raccolta dei fondi.
Dopo una lunga discussione, l’11 giugno 1921 si decise di collocarlo di fronte alla sede del Comune. La donazione di un terreno tra il palazzo comunale e la stazione ferroviaria, da parte del conte Ippolito Calini, portò alla realizzazione del Parco delle Rimembranze.
Il luogo avrebbe ospitato, oltre alla scultura commemorativa, 46 essenze arboree corrispondenti a ciascuno dei caduti, su cui fu posta una targhetta, ora perduta, con il nome del soldato a ricordo del valore militare e del servizio alla patria. L’inaugurazione avvenne il 4 novembre 1925, anniversario della fine della Prima guerra mondiale.
Il monumento si compone di un basamento in marmo – decorato da due corone d’alloro e da un bassorilievo con le vedove piangenti – alla cui sommità si trova un fante armato che vigila alla frontiera della patria.
Le sculture bronzee sono opera di Claudio Botta (1891-1958), mentre l’incarico per l’esecuzione del progetto fu assegnato a Camillo Arcangeli.
Nel 1934 venne collocata una lampada votiva, illuminata perennemente, realizzata da Francesco Brunelli e nel 1951 si collocarono le lapidi marmoree dei caduti della Seconda guerra mondiale.
L’ultimo restauro è stato realizzato nel 2011 in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.